PRODUZIONE ARTISTICA ED ESECUTIVA:
Uscitanord
MUSICA E TESTI:
Marco Belisario e Marcello Malatesta
ARRANGIAMENTI:
Uscitanord
ANNO: 2025
Radici è il nuovo album distribuito da Maqueta Records, una collezione di sei brani che ripercorrono la storia della band insieme a due inediti, “lascia perdere”, canzone fraterna, decisa ma accogliente, che invita alla scelta di vivere e “nota di malinconia” con un testo ironico e nello stesso tempo malinconico sulla kermesse televisiva più famosa della canzone italiana.


lascia perdere
(M.Belisario, M.Malatesta)
Lascia perdere, è una vita fatta di abitudini come il fumo lento dopo un caffè… corto a prescindere Lascia perdere, abbi cura anche dei tuoi sogni e non cercare di notte una risposta, perché ogni notte è diversa Fidati del tuo istinto, provaci e vedrai tra il probabile e l’inutile scegli il possibile Lascia perdere, pensa al tuo prossimo futuro dimentica le cose del passato che appartengono al vissuto Lascia perdere, tieni pronta una valigia in mano e non aver paura di cambiare la destinazione finale Fidati del tuo istinto, credici se puoi tra il mutevole e l’instabile scegli l’attendibile Lascia perdere, guarda sempre oltre quel che vedi anche dietro l’ombra c’è una luce e un motivo per esistere Lascia perdere, non farti fregare, non fermarti nemmeno a morire tieni il mood… e lasciati andare
Fidati del tuo istinto, ricordati chi sei tra fingere e fallire… scegli di vivere!
Vincenzo
(M.Belisario, M.Malatesta)
come ti chiami, da dove vieni, sei una bella novità
sembri furba e difficile ma sono un tipo che sa aspettar
io mi affido al mio senso cambia pure l’accento
tanto batto sul tempo chiunque mi voglia fregar
non ti sarà mai facile a lungo resistere
sei la preda e tu lo sai per questo non dormo mai
sarò pure uno stronzo ma mi chiamo Vincenzo
per averti m’invento tutte le storie che vuoi
e allora vai, vai, vai!!! sono una grande star…
vai, vai, vai!!! lo credo anch’io se ci crede lei
vago per la città ubriaco di vanità
falso per amare per essere un vero playboy…
la “new entry” tu sarai nella speciale classifica mia
affascinante donna schianto, bomba ad orologeria
tu possiedi argomenti, quelli più interessanti…
voglio averti tra i denti, dolce boccone per me
non posso dirtelo però che dopo un poco ti mollerò
sono un artista professionista, spirito libero come Totò
non mi posso legare, prendo e lascio indolore
vivo come un giullare, solo e con spavalderia
e allora vai, vai, vai!!! sono una grande star…
vai, vai, vai!!! lo credo anch’io se ci crede lei
vago per la città ubriaco di vanità
falso per amare per essere un vero playboy…
……………..……………………………
e allora vai, vai, vai!!! sono una grande star…
vai, vai, vai!!! lo credo anch’io se ci crede lei
vago per la città ubriaco di vanità
falso per amare per essere un vero playboy…
Storia di un calciatore
(M.Belisario, M.Malatesta)
Faccio colazione con la rosa al letto
fumo le parole per respirare colto
vado regolare consunto di pubblicità
pranzo ogni due giorni per darmi una misura
e un peso per tenermi ancora in buona forma
frutta poca carne e riso…… di Milano
raggi ultravioletti mi sparo sulla faccia
e amplifico gli effetti con una crema occultatrice dei difetti
solo per quella che è la mia ragione estetica……
nota di colore col nuovo taglio di capelli
sotto il sole si tingono anche quelli
betacarotene per la mia pelle ruvida
quando cambia il vento lo sento dal ginocchio
cambia anche l’umore per colpa del mio specchio
quasi più crudele di una finale persa ai calci di rigore……
fine primo tempo…già si brindava ed ero pronto ad un secondo
di passeggiate e di passaggi a centrocampo
da vero pirla rimediai il premio di consolazione……
insopportabile l’allenatore
per digerire mi consiglia l’acqua minerale
non sono mica l’Alessandro nazionale
neanche per sete lo farei
ci vuole altro per dimenticare
una vacanza in barca a vela l’ideale
ancora meglio se condita al femminile
una velina non si sa mai
viaggio con la mente quando lei mi passa accanto
con due tacchi a spillo che risvegliano il mio senso
pillola d’amore ora puoi salvarmi solo tu……
Istanbul…
questa canzone è nata ad Istanbul
cresciuta con la rima Liverpool…
finita con il cuore in GOAL!!!
Ultimo minuto
(M.Belisario, M.Malatesta)
Ti ho vista arrivare sicuro ti ho vista
eri una di quelle da colpo di testa
di spalle alla porta ti ho quasi sfiorata
ma andavi di corsa così ti ho evitata
schizzata nervosa piuttosto imprecisa
dispotica unica e desiderata
rotonda ad esagoni vissuti a rilievo
una faccia di cuoio dall’animo schivo
stupida…
in questa domenica ludica e ciclica…
io riprendo a sudare e tu sempre più indomita…
ti lasci toccare dalle mani distratte di un mediocre portiere…
non sopporto l’idea di doverti passare
nelle mani di un altro del mio stesso colore
e se devo rincorrerti lungo la fascia
sollevo per me minuti d’angoscia
per un colpo ad effetto sei tornata da me
riprendo il controllo e poi via anche se…
un pericolo incombe con un volto da vigile
taccuino alla mano e cartellino facile
stupida…
in questa domenica ludica e ciclica…
io riprendo a sudare e tu sempre più indomita…
ti lasci toccare dalle mani distratte di un mediocre portiere…
il linguaggio degli ospiti appariva forbito
tranquillo sereno gentile garbato
ma un’alza bandiera staccata in ritardo
lasciava partire l’insulto dal bordo
(…………………………)
undici metri e un uomo solo davanti
ho incontrato il suo sguardo per la resa dei conti
senza pensare tirando un po’ a caso
ti ho inserita nel sacco e con me in paradiso
L’equilibrista
(M.Belisario, M.Malatesta)
Questa è la storia di un uomo con un mestiere precario
visse viaggiando perchè amava il rischio sul serio
per una scommessa perduta partì per lanciare la sfida al destino
una scelta…un azzardo… che presto divenne abitudine
in pochi mesi riuscì a fare il giro del mondo
senza strumenti che segnano
inutili ansie al passare del tempo
odiava sprecare parole volentieri parlava coi cani
portava da sempre con se la solitudine
rarara rarara rarara rarara rarara rarara rajra
sono testardo, cammino e non temo gli ostacoli
rarara rarara rarara rarara rarara rarara rajra
mi nutro spesso dei sogni e non credo ai miracoli
quando i kilometri poi crebbero senza misura
la stanchezza si fece trovare dopo il tramonto…la sera
l’accolse con tutti gli onori
fin troppo garbati per essere veri
sul viso scavato un sorriso accennato e una lacrima
non fu un lamento e non fu neanche un segnale di resa
non era solito poi celarsi dietro una scusa
in fondo lui dava una sosta
al suo fragile corpo da equilibrista
con l’anima inquieta per colpa di un vuoto romantico
rarara rarara rarara rarara rarara rarara rajra
sono testardo, cammino e non temo gli ostacoli
rarara rarara rarara rarara rarara rarara rajra
mi nutro spesso dei sogni e non credo ai miracoli
questa è la storia di un uomo con un mestiere precario
visse viaggiando perchè amava il rischio sul serio
quando alla fine fu offeso
salvò con orgoglio l’onore reciso
riprese il cammino pagando ad ognuno il suo debito
L’Eleganza della sposa
(M.Belisario, M.Malatesta)
La ragazza sulla strada si muoveva con eleganza
catturava l’attenzione con il passo di una danza
mentre io ero lì che la inseguivo con lo sguardo
per fissare quel suo corpo dentro il cuore di un dipinto
improvvisamente avvenne qualche cosa di inatteso
con gli occhi c’incontrammo nel mio angolo segreto
la tela prese forma esplodendo i suoi colori
il destino fece il resto e non fummo mai più soli
sarai la mia stella luminosa
avrai la mia attenzione infinita
vedrai sarò al tuo fianco in ogni istante
non butterò un minuto del mio tempo inutilmente
sei il sublime movimento che accompagna ogni mio tratto
la fonte ispiratrice che riempie ciò che è vuoto
il battito sul tempo che scandisce ogni secondo
tutto passa ma resti tu l’essenza del racconto
……………………………………………….
sei il giallo per illuminare l’azzurro che sorprende
il verde che purifica l’indaco della mente
il bianco che delimita lo spazio e l’orizzonte
il rosso che riaccende la passione di un amante
sei il fuoco che riscalda anche l’anima più fredda
il vento che alimenta ogni barlume di speranza
l’acqua che rigenera il fiore e la fatica
sei tutti gli elementi che danno un senso alla mia vita
sarai la mia stella luminosa
avrai la mia attenzione infinita
vedrai sarò al tuo fianco in ogni istante
non butterò un minuto del mio tempo inutilmente
sarai la mia stella luminosa
diventerai la mia musa e la mia sposa
La ragazza sulla strada si muoveva con eleganza
catturava l’attenzione con il passo di una danza
mentre io resto qui rapito ancora dal suo sguardo
con il corpo ormai compreso nel mio unico dipinto
Una vita in Autogrill
(M.Belisario, M.Malatesta)
nel viaggio di ritorno è grande il desiderio di fermarmi in autogrill, una sosta meritata e benedetta da questo buon odore di caffè
peccato per il tempo breve e un caldo umido che toglie il fiato il percorso che mi aspetta è grigio ed infinito… ma che vita è?
viandanti e vacanzieri vagano e familiarizzano con gli abusivi professionisti degli “affari” e nel dividere il malloppo con i compari, gruppi di stranieri girano in mutande e le infradito per il mare, pazzi per la pizza al pomodoro e un cappuccino che fa digerire…
Meno male che domani è sabato, finalmente dormo nel mio letto, mi sveglio ed è già domenica, si riparte… per un’altra città
nel cesso sono vulnerabile se il vicino insiste su di me
sopra i muri vedo solo annunci mascherati dai numeri dei trans
l’igiene ha un destino improbabile in questo luogo poco attraente come la donna all’ingresso impegnata a svuotare il piatto del contante
e poi c’è l’amarezza di un tifoso per la sconfitta subita in casa ha lasciato pisciate ovunque per la birra e fede ormai perduta
il sapone per lavarsi non c’è più e l’acqua sgorga lentamente spero di avere gli anticorpi necessari per uscire indenne
Meno male che domani è sabato, finalmente dormo nel mio letto mi sveglio ed è già domenica, si riparte… per un’altra città
tutta questa gente sembra ormai distrutta dal suo stesso movimento, reduce e delusa da un pellegrinaggio per non aver trovato il santo
saranno quasi cento o forse più e intanto prendo la mia sigaretta per fumarla mi defilo all’angolo nascosto come un’anima reietta
la strada per la cassa obbliga a un percorso che nessuno può evitare, la fila è lunga anche per me che non ho niente da pagare
una voce in filodiffusione assomiglia vagamente a Margherita. prendo l’uscita e proseguo spedito per la prossima fermata
Meno male che domani è sabato, finalmente dormo nel mio letto mi sveglio ed è già domenica, si riparte… per un’altra città
Nota di malinconia
(M.Belisario, M.Malatesta)
Anche per quest’anno ho contribuito a regalare ore di sonno alla TV di Stato sveglio per un’intera settimana a “guardare” musica… quella italiana concorrenti ripartiti in cinque sere come gli ospiti con le loro acconciature forse sono io quello confuso… steso sul tappeto Dio, tu che illumini le menti accendi quella mia prima che si spenga in un bicchiere per mancanza di energia… ho cercato di alzare un po’ il volume per capire il testo di una canzone incomprensibile per tanto sillabare sarà forse per esprimere un disagio dell’autore poi all’improvviso ho un’acufene per una voce che cerca intonazione con l’aiuto di un software amico…ormai non è un segreto Dio, tu che illumini le menti regalami un’idea che porti leggerezza a questa notte lunga più di un’omelia sprofondato sul divano mi riprendo sulle note di un passato che rimpiango Battiato, Dalla, Tenco e De Andrè mancate più dell’aria e del caffè Dio, tu che illumini le menti accendi la nostra fantasia prima che il sonno ci sorprenda con una nota di malinconia